La mostra, promossa dall’assessorato alla Cultura del Comune di Lacco Ameno e curata da Massimo Ielasi, offre una rassegna dei temi ricorrenti nella produzione dell’artista con lavori inediti e dipinti che abbracciano un arco di tempo completo: dai ritratti e le nature morte degli anni ‘50 e ‘60, ai paesaggi onirici della memoria dei decenni successivi, fino alle ultime produzioni degli anni 2000, quando, dopo il lungo periodo del “chiarismo”, volto allo studio e uso della luce, all’evanescenza dell’immagine e alla sua poesia, riappare il colore nel ciclo delle processioni e nelle scene del Natale, con le Annunciazioni, gli Zampognari e le Natività, attraverso cui Macri reinterpreta in maniera singolare il tema del sacro.
“E’ l’antologica più completa che sia mai stata dedicata all’arte di Macrì”, spiega il curatore Massimo Ielasi. “Un omaggio doveroso che facciamo a uno dei nostri migliori artisti attraverso un excursus pittorico che riflette fedelmente la sua vita e la sua ricerca espressiva. Chi verrà a Villa Arbusto e visiterà la mostra comprenderà appieno il pensiero e l’arte di questo pittore straordinario”.
“Dopo lo straordinario successo delle mostre dedicate a Felice Meo e a Michele Petroni, in arte Peperone, ci è sembrato opportuno proseguire su questa strada con un’antologica dedicata alla figura e alla produzione artistica di Antonio Macrì”, ha commentato la vice sindaca con delega alla Cultura Carla Tufano. “La riscoperta e promozione dell’arte pittorica isolana, della storia e identità del nostro territorio, appartengono alle priorità della politica culturale della nostra amministrazione. L’isola d’Ischia può infatti vantare generazioni di artisti nativi, o che qui si sono espressi compiutamente, con opere che hanno valicato i confini delle manifestazioni locali, meritandosi risonanza nazionale e in molti casi internazionale”.
Madre ischitana e padre calabrese, Antonio Macri è nato e vissuto sul porto di Ischia.
Appartiene a quella corrente di artisti isolani sulla quale hanno influito i grandi artisti stranieri e italiani che hanno a lungo soggiornato sull’isola. Nella locanda di famiglia sosteranno infatti Hans Purrman, Werner Gilles, Lelo Fiaux, Aldo Pagliacci ed altri artisti di fama internazionale.
In questo straordinario contesto, si forma un’intera generazione di artisti locali: Luigi De Angelis con i suoi figli Federico e Francesco, Aniellantonio Mascolo, Bolivar, Gino Coppa, Gabriele Mattera, Peperone, Mariolino Capuano, Mario Mazzella e lo stesso Macrì.
Dopo il diploma nautico, frequenta l’Accademia di Belle Arti di Firenze sotto la guida di Giovanni Colacicchi, letterato ed eccellente pittore figurativo. Negli anni ‘60 e ‘70 partecipa a molti concorsi nazionali di pittura, soprattutto di arte sacra. Inizia con una pittura “en plein air”: in questo periodo iniziale, che risente ancora della formazione accademica, si occupa prevalentemente di paesaggi, ritratti di familiari e amici, scene di vita popolare.
Dalla metà degli anni ‘70 elegge come seconda dimora Parigi, dove torna più volte l’anno per studiare da vicino i grandi maestri e trovare nuove ispirazioni per il suo lavoro. I primi viaggi coincidono con il graduale abbandono della pittura dal vero e con l’avvio di una lunga e incessante ricerca basata sulla ‘memoria’.
Una pittura che affronta ed indaga, con diverse modalità, il tema Ischia: paesaggi, personaggi, mestieri, riti e soprattutto il “suo” porto, vero e proprio perno ispirativo della sua prolifica produzione, nonché testimone della controversa trasformazione di quello che, da piccolo paradiso naturale, diventa convulso crocevia turistico-commerciale.
Scomparso nel 2018, Antonio Macri è stato uomo schivo, umile e mite. Un paesaggista d’immaginazione che ha assecondato la sua naturale vocazione per la pittura nutrendosi di arte, ricerca, cultura e amicizia. Sperimentando, secondo l’ispirazione del momento, i temi e le tecniche che più lo hanno incuriosito e delle quali, ora, l’antologica a Villa Arbusto propone una sintesi essenziale.
“Antonio Macrì tra realtà e sogno” è una mostra organizzata nell’ambito della rassegna “NATALE INSIEME A LACCO AMENO”, realizzata dal Comune di Lacco Ameno con il sostegno della Regione Campania, Città Metropolitana di Napoli, Camera di Commercio Napoli e Casartigiani.