In occasione della trentesima edizione del Premio Ischia di Giornalismo, due mostre d’arte contemporanea sono state inserite nel programma ufficiale della manifestazione.
Nelle sue molteplici forme e nei suoi diversi contenuti, l’arte contemporanea è stata ed è parte integrante – in certi casi addirittura fondante – degli odierni linguaggi delle immagini e della comunicazione.
La relazione fra arte contemporanea e sistema della comunicazione è al centro delle riflessioni che l’iniziativa della Fondazione Premio Ischia intende promuovere con l’esposizione delle opere del pittore italiano Bartolomeo Gatto e dello scultore americano J. Seward Johnson nella villa di Lacco Ameno che appartenne all’editore Angelo Rizzoli oggi sede del Museo Archeologico di Pithecusae.
Seward Johnson uno tra i più famosi scultori contemporanei statunitensi è presente nei giardini del Complesso museale con diverse opere scultoree tra le quali spiccano “Waiting”, “Gardene”, “Family Secret” grazie alla collaborazione con la galleria Ca’ d’Oro di Piazza di Spagna e il contributo di Marine Aviation. L’artista americano è autore di numerose sculture, in genere figure fuse in bronzo a grandezza naturale, presenti in collezioni pubbliche e private sparse in tutte il mondo. Opere di Johnson sono collocate in spazi pubblici privilegiati come il Rockefeller Center, il World Trade Center a New York o il Queen Elizabeth Park di Vancouver in Canada ed esposte anche alla Biennale di Venezia. Nel parco presidenziale di Washington, è collocata l’opera forse più nota di Johnson, “The Awakening”, un gigante in alluminio colto nel momento in cui sta per uscire dal sottosuolo. Le sue sculture realistiche attraggono e coinvolgono spettatori di ogni età e condizione sociale.
L’arte di Bartolomeo Gatto è stata definita da P. Restany come una “pittura pietrificata”. La materia pittorica di Gatto trae ispirazione e fine nell’universo delle pietre, degli alberi e dei luoghi più profondi del nostro essere che ci riconducono o ci spingono verso l’idealità dell’incontaminazione.
Giornalismo e arte hanno spesso incrociato le loro peculiarità in discorsi che difficilmente possono essere ridotti ad una ed una sola delle due parti espressive.