Mostre

Vedute d’Ischia dell’Ottocento

Omaggio a Luigi Crisconio
02/08/2008 - 31/10/2008
Da Joli a Gigante e la Scuola di Posillipo, Pitloo, Carelli e De Gregorio: un prestigioso itinerario nella memoria dei luoghi dell’Isola Verde in mostra a Villa Gingerò nel Compesso Museale di Villa Arbusto e una sezione interamente dedicata all'artista Luigi Criscuolo con le sue vedute dell'ottocento.

Il Comune di Lacco Ameno propone, con una mostra in Villa Arbusto, un suggestivo doppio itinerario per turisti e appassionati d’arte: l’immagine di Ischia interpretata dai grandi maestri dell’Ottocento napoletano e un omaggio a Luigi Crisconio, con settanta opere del grande artista del Novecento, erede della migliore tradizione vedutistica ottocentesca. 

La mostra, accompagnata dal pregevole catalogo curato da Rosario Caputo e Gaetano Sarnelli, ed allestita da Massimo Ielasi si inaugura sabato 2 agosto alle ore 19,00 in Villa Arbusto a Lacco Ameno. 

L’itinerario storico parte da un maestro di fine Settecento come Antonio Joli, con la sua “Veduta di Lacco Ameno”, e comprende una trentina di capolavori della pittura dell’Ottocento napoletano, da Giacinto Gigante a Pitloo, maestri della “Scuola di Posillipo”, a tutti i comprimari, da Salvatore Fergola a Gonzalvo Carelli, da Franz Vervloet a La Volpe, fino ad approdare, cronologicamente, a Marco De Gregorio ed ai maestri della Scuola di Resina. Questa mostra offre ai visitatori un itinerario preciso della memoria dei luoghi del secolo XIX, sotto varie prospettive di osservazione dell’Isola: dall’alto della collina di Sant’Alessandro sul porto, dall’antica strada borbonica, unica via di collegamento tra i vari borghi ischitani, e dal basso, per restituire l’osservazione di quelle insenature incontaminate. In questo percorso Salomon Corrodi raffigura la baia di San Montano da diversi punti di vista, “e ci sorprende ritrovare in queste opere – scrive Gaetano Sarnelli nel catalogo – la bellezza di quella luce accecante, la dolcezza di quel declivio del promontorio, la trasparenza del mare”. 

Dopo l’Ottocento, nelle altre sale di Villa Arbusto si possono ammirare settanta opere di Luigi Crisconio, erede, nel Novecento, della migliore tradizione vedutistica ottocentesca.  

La mostra di Villa Arbusto vuole essere anche un omaggio, in occasione del centenario della nascita, al critico d’arte Paolo Ricci, uno tra i maggiori esperti della pittura del Novecento.